lunedì 30 maggio 2016

Il punto di vista del mio lunedì


Eccomi qui.
Lunedì è il giorno degli inizi, del ricominciare.
Lunedì è il giorno che fa figo odiare online perché è il giorno più lontano dalla prossima, probabile quanto laconica, pausa dal lavoro.
Ma non dalla vita, che mal volentieri accetta il tasto pausa.


Io vedo il lunedì come un giorno pieno di speranza.
Ho la possibilità di fare quello che non sono riuscito a fare la settimana passata, posso rimediare agli errori commessi... e pianificarne di nuovi.

Sono qui.
A fare machiavellici piani di conquista del mondo attraverso il risicato spazio di un'agenda settimanale.
Ospite in una casa non mia, ora stranamente vuota.
A riscaldare gli avanzi di pasti domenicali cucinati con tanto amore e con troppo cibo, ascoltando in sottofondo Kill Bill 2 e pensando che dovrò lavare i piatti prima di lasciare la casa, tra meno di due ore.
Il sole combatte contro violente nubi nere e vince abbastanza da rendere l'aria tiepida. Intorno a me, le colline del Monferrato, verdi di mille tonalità di verde.
Intorno a me, il silenzio.
Dentro di me, un baluardo di pace.
Finalmente le due cose tornano a coesistere.

Vicino a me, come dicevo, un'agenda settimanale con troppe poche ore per quello che ho da fare.
Tempo, lavoro, persone, me stesso... priorità.
Il lunedì mattina lo passo quasi sempre a giocare, insieme alla mia agenda con questi concetti. Vince sempre lei, ovviamente. Ha la penna dalla parte del cappuccio.
Ma non si demorde e, come ogni settimana, anche in questa farò più cose giuste che sbagliate, incontrerò più persone rispetto a quelle a cui darò buca, porterò avanti più lavori rispetto a quelli che sospenderò.

Eccomi qui.
A essere grato di un altro lunedì.
Perché la vita è troppo breve per essere SOLO un susseguirsi di attese del weekend.
O meglio, la vita PER ME è troppo breve per essere SOLO un susseguirsi di attese del weekend.
Voi sentitevi liberi di fare come vi pare.

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